Oltre alla ripresa delle attività industriali, anche i gas medicinali hanno continuato, specialmente nei paesi del sud est Europa ed anche in India, a registrare una forte domanda da parte degli ospedali, a seguito delle ondate di pandemia da COVID-19.L’attività di assistenza domiciliare ha avuto una crescita del 3,5%, realizzata sia in Italia che nei Paesi esteri, con un fatturato verso clienti terzi pari ad Euro 554,5 milioni.
La crescita del settore ha risentito della lenta ripresa delle prescrizioni di nuovi pazienti, attività che in pratica si era fermata a causa della ridotta attività di ospedali e laboratori dovuta alla pandemia. Inoltre, nel 2021 non si sono realizzate le vendite di apparecchiature medicali che avevano caratterizzato il 2020, soprattutto durante la prima fase della diffusione della pandemia da COVID-19.
Complessivamente, nel settore della sanità le vendite del Gruppo ammontano a 718,8 milioni di Euro pari al 64,6% del fatturato totale.
Il margine operativo lordo del Gruppo è cresciuto, rispetto al 2020, di 5,4 milioni di Euro, pari al 2,1%.
Il risultato operativo è diminuito di 4,2 milioni di Euro rispetto al 2020.
L’andamento della marginalità è stato negativamente influenzato, soprattutto nella seconda metà dell’anno, dall’incremento rapido, imprevedibile e abnorme dei costi dell’energia elettrica, che rappresenta la principale materia prima nella produzione dei gas tecnici.
Il costo di acquisto dell’energia elettrica si è assestato, verso la fine del 2021, su valori 5/6 volte più alti rispetto a quelli di inizio anno. Le società del Gruppo hanno reagito cercando di trasferire sui prezzi di vendita i maggiori costi di produzione ma, considerata la rapidità e l’entità degli aumenti, non sempre è stato possibile recuperarli completamente, in un così breve lasso di tempo a disposizione.
L’indebitamento netto del Gruppo è aumentato di soli 60,6 milioni di Euro, rispetto al 31 dicembre del 2020, a fronte di investimenti tecnici, immateriali ed acquisizioni per 234,3 milioni di Euro effettuati nel 2021.
Rimangono molto solidi gli indici relativi all’indebitamento, con il rapporto debt/equity pari a 0,43 e il cash flow cover pari a 1,19.
Nel corso del 2021 le scorte dei gas tecnici si sono sempre mantenute all’interno dei valori di sicurezza.
Nel corso del 2021 gli organici del Gruppo SOL hanno registrato un incremento di 488 unità, passando da 4.613 a 5.101 persone. L’attività di formazione e di qualificazione del personale, volta a migliorare le qualità delle nostre persone impegnate a perseguire gli obbiettivi di sviluppo del Gruppo, è continuata regolarmente.
Andamento del titolo in Borsa
Il titolo SOL ha aperto l’anno 2021 con una quotazione di 14,30 Euro ed ha chiuso al 30.12.2021 a 21,15 Euro.
Nel corso dell’anno ha toccato la quotazione massima di 22,85 Euro, mentre la quotazione minima è stata di 13,90 Euro.
Qualità, Sicurezza, Salute e Ambiente
L’attenzione su qualità, sicurezza, salute e ambiente è stata costantemente tenuta alta anche nel corso del 2021 grazie ad un’intensa attività di auditing interno e con verifiche di parte terza, sia da parte degli Enti Notificati di Certificazione, sia da parte degli Enti di Controllo della Pubblica Amministrazione.
Tutte queste verifiche hanno sempre avuto un riscontro positivo.
In termini complessivi le certificazioni conseguite negli anni secondo gli standard internazionali ISO 9001, ISO 14001, ISO 13485, OHSAS 18001/ISO 45001, ISO 22000 – FSSC 22000, ISO 50001, ISO 27001, ISO 22301, ISO 17025 sono state non solo rinnovate, ma ampliate a nuove attività (ISO 9001), oltre che a nuovi siti operativi del Gruppo.
Lo status certificativo è stato confermato anche con riferimento all’applicazione della Direttiva PED per la produzione interna di vaporizzatori e della Direttiva 93/42 per la produzione di dispositivi medici.